“Asian Thruth” è l’EP che permette il debutto di Marco Dionigi sulla celebre, storica, mitica UMM (Media Records) nella scena house, nu disco e i progressive. Grazie a tracce come “When The Sun Go Down” e “Moving Around”, il dj veronese, tra dub e afro elettronica, ci riporta nei meandri di serate trascorse in club come il Mazoom e l’Alter Ego. Dionigi ha coperto con Quantistic Division il ruolo di A&R. Ma, dice, ovviamente, oggi, parlando di UMM, “chiamiamo in causa un’etichetta che ha fatto la storia della musica house, quindi sicuramente le cose cambiano. Sarà sicuramente una nuova avventura estremamente positiva e soprattutto nessuna paura: solo tanta voglia di iniziare”.
Quindi UMM a che genere strizzerà l’occhio?
“Una cosa è da far capire subito ai vecchi fan: che la UMM cambia veste, rotta. Del resto, sono stato chiamato proprio per cambiare tutte le carte in tavola. La nu disco sarà la musica predominante con ogni tipo di contaminazione musicale, dalla new age alla house, all’elettronica, all’etnica passando per la deep, la cosmic. Che poi è questa nuova realtà che si sta affacciando soprattutto all’estero. Sembra che musicalmente torneremo indietro per essere proiettati nuovamente nel futuro. Strano da dirsi ma è così”.
Come sei arrivato a Bortolotti e Media Records e quindi a UMM?
“GFB mi ha chiamato perché voleva dare a UMM una nuova identità. Come me, lui non ama guardare al passato: è un visionario un po’ come lo sono io, ed è rimasto molto colpito dalle produzioni nu disco ed electro; mi ha chiesto quindi di prendere in mano la albel di costruirci sopra una nuova realtà musicale. Poi, parliamoci chiaro, è troppo simpatico e non sarei riuscito a dare una risposta negativa alla sua proposta”.
Quali sono le responsabilità per te in veste di A&R di UMM?
“Sicuramente curare in primis tutto quello che riguardano le uscite, e, ovviamente la musica. Dovrà avere tutto un filo logico. Non credo nelle etichette che fanno carne e pesce: poi fai male tutte e due. Noi cercheremo di fare una cosa sola e cercheremo di farla bene”.
Su cosa punterai?
“Punterò su tutto. Su artisti che conosco e che sono bravissimi a produrre musica e ovviamente mi aspetterò anche tante demo da poter ascoltare, sia italiane che estere. Punterò ovviamente su tantissime produzioni fatte da me, dopo tutto sono un dj e producer. Ci saranno EP, album, insomma, tanta tanta musica di qualità”.
Quali sono le prossime uscite? Cosa c’è in cantiere, per UMM?
“Ci sono già due prodotti pronti per l’uscita e in coda altri quattro. Prima però dobbiamo il resto del lavoro e smussare gli angoli, e quando saremo pronti, e ci vorrà pochissimo, partiremo solennemente”.
Cosa avrà di diverso la UMM nuova rispetto alla UMM precedente?
“Manterrà la posizione di fare musica di avanguardia e puro clubbing sound. Guarda avanti e non indietro. Spazieremo e sperimenteremo molto, attraverso la musica. Dobbiamo prendere esempio dal passato, per poter tornare a creare cose interessanti e intelligenti, che possibilmente rimangano nel tempo. Gli anni 80 e i primi anni 90 quante emozioni hanno sfornato. Offrirò qualità. Starà al pubblico seguire il presente e mollare il passato”.