L’AFI – Associazione Fonografici Italiani comunica che, a seguito dell’Assemblea dei soci svoltasi in data 23 gennaio 2025, è stato deliberato lo stato di liquidazione volontaria dell’Ente. A guidare l’Associazione in questa fase è stato richiamato il Past President e Presidente della Commissione Affari Legali ed Istituzionali Sergio Cerruti, che – con oltre il 90% dei voti favorevoli – oggi ricopre il ruolo di commissario liquidatore dell’ente.
“La decisione di adottare questo nuovo assetto si è resa necessaria per garantire all’AFI la possibilità di affrontare al meglio le sfide legali in corso, in particolare il recupero delle somme spettanti da RAI – Radiotelevisione Italiana, che rappresentano una delle principali cause di questa scelta”, dichiara Sergio Cerruti.
Ad oggi, l’ammontare delle somme non corrisposte da parte della tv pubblica supera solo per AFI i 12 milioni di euro, una cifra che incide in modo significativo sulle attività dell’Associazione. A questa si aggiungono altri 20 milioni che riguardano le quote degli artisti, 15 milioni tra apolidi e sconosciuti e un accordo tutto da approfondire tra RAI e SCF di circa 10 milioni di euro: una panoramica che – come denunciato anni fa dall’Associazione – conferma un ammanco per l’industria discografica di oltre 50 milioni di euro. Con lo stato di liquidazione volontaria, AFI potrà attendere i tempi della giustizia, seppur lunghi, per far valere i propri diritti nel pieno rispetto della legalità e nell’interesse dell’intera industria e dei suoi artisti.
“La liquidazione volontaria non rappresenta la fine dell’AFI, ma uno strumento per difendere il futuro della più storica Associazione di categoria dell’industria discografica. Una volta recuperate le somme spettanti, l’AFI potrà procedere con la revoca dello stato di liquidazione e continuare a scrivere nuovi capitoli della sua storia, che da oltre 76 anni tutela gli artisti e le imprese del settore” Conclude Cerruti.